Mini guida ai requisiti e agli interventi ammessi per richiedere l’ecobonus 110%.

Il tanto atteso Ecobonus 110% è tra noi e ora dobbiamo sfruttarlo al meglio. Prima però cerchiamo di capire cosa ci permette di fare e quali regole dobbiamo seguire.

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Quali lavori si possono fare per avere l’ecobonus del 110% e quali invece danno diritto alle detrazioni che vanno dal 50% al 75%?

La detrazione per i lavori di risparmio energetico rappresenta una delle agevolazioni più importanti per chi intende effettuare lavori in casa.Poi c’è la detrazione del 50-65% (c’è da qualche anno) che copre un elenco di spese: rientrano le spese per sostituzione di finestre ed infissi, caldaie, pompe di calore. 

L’ecobonus del 110% sarà riconosciuto SOLO per un ristretto numero di lavori che garantiscono elevate performance di risparmio energetico.

Ecobonus 2020: come funziona?

L’ecobonus  è la detrazione riconosciuta per i lavori di risparmio energetico effettuati sia su edifici singoli che in condominio.

Anche nel 2020 sarà possibile accedere ad una detrazione fiscale dal 50 al 65 per cento per i lavori su edifici singoli, che sale al 75 per cento per le spese di riqualificazione energetica dei condomini.

La detrazione riguarda le spese sostenute ai fini di:

  • miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre e infissi).
  • pannelli solari.
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
  • interventi di domotica(sono i dispositivi che ti permettono il controllo a distanza del riscaldamento).

Il  decreto prevede l’avvio del sismabonus e dell’ecobonus del 110% fornendo un elenco dei lavori per i quali si potrà accedere alle detrazioni:

1- Lavori  di isolamento termico degli edifici pari almeno al 25% della superficie e per un massimo di:

  • 50.000 euro di spesa per gli edifici unifamiliari;
  • 40.000 euro per unità immobiliare per i condomini da 2 ad 8 unità;
  • 30.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, se lo stesso è composto da più di otto unità immobiliari.

2- Lavori di sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione in condominio con impianti centralizzati ad alta efficienza energetica, fino ad un massimo di:

  • 20.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti fino a otto unità immobiliari;
  • 15.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

3- Interventi  su edifici singoli e villette per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti per riscaldamento/raffreddamento o fornitura di acqua calda a pompa di calore, per un importo massimo di spesa pari a 30.000 euro per singola unità immobiliare.

È questo l’elenco dei lavori trainanti che porta alla riqualificazione completa dell’immobile con l’ecobonus del 110%, secondo specifici limiti di spesa.

L’ecobonus del 110%  spetterà nei limiti di spesa individuati per ciascuno di essi, a patto che venga eseguito almeno uno degli interventi elencati in precedenza.

Il super bonus del 110% spetterà anche per i lavori di adeguamento antisismico eseguiti  tra 1° luglio 2020 -31 dicembre 2021. 

Ecobonus 2020: aliquote detrazione e lavori ammessi

All’ecobonus del 110% resta affiancata la detrazione ordinaria.

La detrazione riconosciuta per i lavori di risparmio energetico cambia in relazione alla tipologia di spesa sostenuta. Anche per il 2020, l’ecobonus è stato confermato con tre aliquote differenziate, secondo lo schema:

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Diamo un’occhiata alle altre detrazioni:

Detrazione ecobonus 50%

  • interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive d’infissi.
  • schermature solari.
  • caldaie a biomassa.
  • caldaie a condensazione, che continuano ad essere ammesse purché abbiano un’efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A di prodotto prevista dal regolamento (UE) n.18/2013. Le caldaie a condensazione possono, tuttavia, accedere alle detrazioni del 65% se oltre ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02

Detrazione ecobonus 65%

  • interventi di coibentazione dell’involucro opaco.
  • pompe di calore.
  • sistemi di building automation.
  • collettori solari per produzione di acqua calda.
  • scaldacqua a pompa di calore.
  • generatori ibridi, cioè costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro.

Detrazione ecobonus al 70% o 75% 

  • interventi di tipo condominiale.Vale per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 con il limite di spesa di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. Qualora gli stessi interventi siano realizzati in edifici appartenenti alle zone sismiche 1, 2 o 3 e siano finalizzati anche alla riduzione del rischio sismico determinando il passaggio a una classe di rischio inferiore, è prevista una detrazione dell’80%. Con la riduzione di 2 o più classi di rischio sismico la detrazione prevista passa all’85%. Il limite massimo di spesa consentito, in questo caso passa a 136.000 euro, moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.

Ecobonus 2020: importo massimo spesa detraibile

Non solo la percentuale di detraibilità ma anche l’importo massimo di spesa ammessa all’ecobonus 2020 cambia in base alla tipologia di lavori  effettuati.

Il limite massimo detraibile è pari a:

  • 100.000 euro per gli interventi di riqualificazione energetica.
  • 60.000 euro per gli interventi sull’involucro dell’edificio.
  • 30.000 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, ovvero installazione di impianti dotati di caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia.
  • 60.000 euro per l’installazione di pannelli solari utili alla produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università.

Chi può richiedere l’ecobonus?

L’ecobonus 2020 può essere richiesto da tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito di impresa, che risultino possessori di un immobile in favore del quale vengono posti in essere lavori finalizzati al risparmio energetico.

Potranno richiedere la detrazione anche i contribuenti incapienti in relazione alle spese sostenute in edifici privati: chi ha redditi esentasse in quanto inferiori al minimo.

I contribuenti che possono richiedere la detrazione fiscale sono:

  • i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali).
  • le associazioni tra professionisti.
  • gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
  • persone fisiche:titolari di un immobile, condomini per gli interventi sulle parti comuni, inquilini, coloro che possiedono un immobile in comodato, familiari o conviventi che sostengono le spese.

Non sono ammesse in detrazione le spese sostenute in corso di costruzione di un nuovo immobile.

Ecobonus 2020 pagamento spese

Le spese detraibili con l’ecobonus dovranno essere pagate:

  • per i contribuenti non titolari di reddito d’impresa, esclusivamente  con bonifico bancario o postale.I contribuenti nel versamento con bonifico dovranno indicare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il c.f. del soggetto a favore di cui si effettua il pagamento.
  • i contribuenti titolari di reddito d’impresa non sono soggetti all’obbligo di pagare tramite bonifico ma l’importante è conservare idonea documentazione per la prova delle spese.

Comunicazione ENEA Ecobonus 2020

Tra gli adempimenti previsti per beneficiare dell’ecobonus c’è l’obbligo di comunicazione all’ENEA delle spese effettuate entro la scadenza di 90 giorni dalla data di fine dei lavori.

Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali dell’Ecobonus 2020 bisognerà inviare all’ENEA i seguenti dati:

  • dati anagrafici del beneficiario.
  • informazioni relative all’immobile oggetto di intervento.
  • tipologia di intervento.

Si consiglia di consultare le istruzioni contenute nel vademecum per l’Ecobonus pubblicato da ENEA, contenente una scheda per ciascuna delle tipologie di lavoro ammesse in detrazione fiscale.(In più ci sono le FAQ_ecobonus sull’argomento) 

(Fonte Agenzia delle Entrate)